lunedì 13 febbraio 2017

In Lombardia 18 istituti di detenzione e 7814 persone recluse

Venerdi 17 febbraio riprende l’iniziativa “100 tappe in Lombardia”, il viaggio di ascolto e lavoro del Consiglio regionale attraverso il territorio lombardo. Dopo le prime 24 tappe, dedicate ai Comuni capoluogo e ad alcuni dei più significativi territori provinciali, dove il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo e i Consiglieri regionali del territorio hanno tenuto una serie di incontri con cittadini e istituzioni e visitato alcune realtà simbolo del tessuto economico e sociale, “100 tappe” riprende ora su base tematica.
La giornata di venerdì 17 febbraio sarà dedicata alle problematiche dei detenuti: la delegazione regionale, in collaborazione con la Commissione speciale sulla Situazione Carceraria presieduta da Fabio Fanetti, visiterà nell’occasione gli istituti penitenziari milanesi del Beccaria e di San Vittore, incontrando alcuni detenuti e confrontandosi con i Direttori delle carceri, i rappresentanti del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e gli agenti di Polizia penitenziaria.
La visita al Carcere minorile Cesare Beccaria al quartiere Giambellino, prende spunto anche dai recenti appelli lanciati dal suo cappellano militare don Gino Rigoldi, che ha lamentato il degrado della struttura dove sono rinchiusi 60 minorenni divisi prevalentemente fra rom, latinos e figli di ndranghetisti, con accuse che vanno dallo spaccio alla rapina, dall'omicidio allo stupro.
Il Carcere di San Vittore è il terzo della Lombardia per capienza e numero di detenuti ospitati, dopo Bollate e Opera, e vanta una capienza regolamentare di 750 posti: attualmente, secondo gli ultimi dati forniti dal DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), vi sono recluse 932 persone, di cui 87 donne; il 61% sono di nazionalità straniera, il 26% risultano essere tossicodipendenti.

Complessivamente, secondo i dati forniti dal DAP e ripresi in uno studio comparato elaborato da Eupolis Lombardia, nei 18 istituti penitenziari lombardi, al 31 dicembre 2016 risultavano reclusi 7.814 detenuti a fronte di una capienza regolamentare complessiva stimata in 6.120 posti. Il 46,2% è di nazionalità straniera, il 31,7% è tossicodipendente. Le donne detenute sono il 4,6% del totale: esistono sezioni femminili solo nelle carceri di Bergamo, Bollate, Verziano, Como, Mantova, San Vittore e Vigevano. Il 15,1% dei detenuti in Lombardia è in attesa di primo giudizio, mentre il 66,7% ha già ricevuto una condanna definitiva Su 5504 detenuti già condannati, più della metà (2292 persone) deve scontare pene inferiori ai 3 anni, il 48% dei quali (1.116 persone) addirittura inferiore a un anno: gli ergastolani sono 258, sono 66 i detenuti che devono ancora scontare più di 20 prima di tornare in libertà.
La Lombardia è la regione italiana con il più alto numero di detenuti, seguita dalla Campania (6.887), dal Lazio (6.108) e dalla Sicilia (6.032): da sole, queste quattro regioni raggiungono la metà della popolazione detenuta in Italia. La Campania è quella con la più bassa incidenza di stranieri (13,1%), mentre con il suo 46,2% di detenuti stranieri la Lombardia ha l’incidenza più alta. A fronte di un indice nazionale medio del 108,8%, in Lombardia l’indice di sovraffollamento medio è pari al 127,7%, comunque in diminuzione rispetto agli anni precedenti dopo che nel 2010 aveva superato il 168%. Notevoli le differenze che si riscontrano a questo proposito sul territorio regionale: ci sono istituti penitenziari con un indice di sovraffollamento al di sotto della soglia, come quello di Sondrio (69%) e quello di Bollate (94,9%), mentre a Verziano (BS) e a Como l’indice di sovraffollamento supera addirittura il 180%.

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